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doc#3611010 | prima autorità con cui il neonato entra in contrasto è la figura paterna , in quanto rappresenta un' autorità esterna che impone regole e che si pone come rivale nel possesso |
doc#3611010 | In questa prospettiva , il Superio corrisponde un pò al principio di realtà , in quanto altro non è se non l' insieme delle regole imposte dall' esterno che vengono interiorizzate |
doc#3611010 | dettate dal Superio , e ciò che prescrive il Superio è in netto contrasto con quanto prescritto dall' Es , visto che il primo tende a ingabbiare le pulsioni sessuali del |
doc#3611010 | Superio , egli nota , ha a che fare coi costi della società , in quanto placa gli impulsi senza lasciarli affiorare in superficie ; sotto questo profilo , assume un' |
doc#3611010 | . Nonostante queste considerazioni , Freud non è così pessimista come possa sembrare , in quanto , sebbene rifiuti la possibilità ammessa da Nietzsche di schizzare via dalla società , non |
doc#3611011 | ciò che di questa li interessa sono non tanto le espressioni artistiche e letterarie , quanto le scienze e la filosofia . Tutte le scienze rivelano l' unità della natura , |
doc#3611011 | i filosofi arabi intesero non tanto mettere in discussione o addirittura abbandonare questi contenuti , quanto individuare connessioni possibili tra il piano dell' esperienza religiosa , comune a tutti i fedeli |
doc#3611012 | ; ( Gv , 13,15 ) . “ Io ho fatto la mia parte ; quanto spetta a voi , ve lo insegni Cristo ” , diceva Francesco . Al centro |
doc#3611012 | , la porta del piacer nessun diserra> ; > ; . Morte che , in quanto creatura di Dio , Francesco amava e rispettava come fosse sua sorella . Come nota |
doc#3611012 | missione del santo e dell’ atmosfera particolare alla sua persona . [ … ] In quanto donna di Francesco , la povertà possiede una realtà concreta , ma poiché Cristo fu |
doc#3611013 | contro ogni altro . Gli interessi principali di questo pensatore non sono tanto metafisici , quanto politici . D ' altronde la sua filosofia matura nel contesto della guerra civile inglese |
doc#3611013 | periferia del corpo verso il centro ( che per Hobbes pu� essere tanto il cuore quanto il cervello ) ; al centro si genera un altro moto che si identifica con |
doc#3611013 | al pari degli animali . Gli animali per Hobbes provano sensazioni ( a differenza di quanto diceva Cartesio ) , hanno l ' intelletto , ma non la ragione , intesa |
doc#3611013 | reale stato di natura non sia mai effettivamente esistito nel corso della storia . Per quanto possano esserci state situazioni particolarmente retrograde e vicine allo stato di natura , un vero |
doc#3611013 | far vedere non tanto quello che c ' � stato prima dello Stato civile , quanto piuttosto quello che succederebbe se venisse meno lo Stato civile . Non a caso il |
doc#3611013 | di conseguenza . Hobbes dichiara esplicitamente di nutrire grandi simpatie nei confronti della monarchia in quanto essa non porta a lotte di fazioni interne e , soprattutto , evita le guerre |
doc#3611015 | è il più grande di tutti gli adulatori " . E poi : " Per quante scoperte siano fatte nel paese dell' amor proprio , vi restano ancora molte terre sconosciute |
doc#3611015 | proprio è più abile del più abile degli uomini del mondo " . E per quanto ci si ingegni a nascondere le nostre passioni sotto parvenze di pietà e di onore |
doc#3611015 | nelle nostre proteste contro quelli che commettono errori ; non li riprendiamo tanto per correggerli quanto per convincerli che noi ne siamo esenti " . Senza pietà il coltello viene affondato |
doc#3611015 | l' uomo : insomma , miseria sì , ma pure grandezza dell' uomo . Per quanto riguarda la falsità , a Rochefoucauld si attribuisce la convinzione che gli uomini non vivrebbero |
doc#3611015 | : non vediamo le cose come effettivamente sono , le stimiamo più o meno di quanto valgono e non ci disponiamo in rapporto ad esse nel modo più opportuno " . |
doc#3611015 | rifiutare le lodi , in realtà desidera soltanto riceverne di più raffinate " ) . Quanto siano feroci e spietati i giudizi che questo pensatore trancia lo si deduce da quanto |
doc#3611015 | Quanto siano feroci e spietati i giudizi che questo pensatore trancia lo si deduce da quanto sappiano colpire ancora oggi e forse questo avviene perché " Se si fa tanto discutere |
doc#3611015 | : non vediamo le cose come effettivamente sono , le stimiamo più o meno di quanto valgono e non ci disponiamo in rapporto ad esse nel modo più opportuno né per |
doc#3611015 | re , e ricordarsi che devono competere soltanto sulle qualità proprie della regalità . Per quanto valente possa essere un re , per quanto saggio e spiritoso , troverà un' infinità |
doc#3611015 | sulle qualità proprie della regalità . Per quanto valente possa essere un re , per quanto saggio e spiritoso , troverà un' infinità di persone che avranno queste stesse qualità quanto |
doc#3611015 | quanto saggio e spiritoso , troverà un' infinità di persone che avranno queste stesse qualità quanto lui , e il desiderio di superarle sembrerà sempre falso , e spesso gli riuscirà |
doc#3611017 | di essere slegati dal presente per proiettarsi nel futuro , il destino dell’ uomo in quanto essere che agisce . La vista ci permette di acquisire simboli , e grazie ad |
doc#3611017 | l’ uomo nella sua interezza . La volontà è la caratteristica propria dell’ uomo in quanto essere esonerato , è una prestazione direttiva attraverso cui ci si progetta ; è la |
doc#3611021 | anche se fornissero un certo grado di benessere alla società nel suo complesso , in quanto " ogni persona possiede un' inviolabilità fondata sulla giustizia su cui neppure il benessere della |
doc#3611021 | , osserva Rawls , risulta più difficile stabilire legami vantaggiosi di convivenza civile , in quanto diventano dominanti il sospetto e l' ostilità . II problema che ora si pone è |
doc#3611021 | i singoli individui scelgono i princìpi di giustizia in condizione di assoluta eguaglianza , in quanto sono privi di un certo numero di informazioni relative alla propria condizione futura nella società |
doc#3611021 | . Le parti vengono , dunque , presentate come razionali e reciprocamente disinteressate , in quanto nessuno può pensare di avvantaggiarsi dalla scelta di taluni criteri . I princìpi di giustizia |
doc#3611021 | ignoranza , fa discendere la giustizia dall' accordo di persone libere e indipendenti , in quanto non determinate da motivi egoistici e contingenti . Si tratta di un' etica dell' autonomia |
doc#3611021 | grado di scegliere princìpi eteronomi . Le parti giungono insieme alla loro scelta , in quanto persone razionali libere ed eguali , conoscendo solo quelle circostanze che fanno sorgere il bisogno |
doc#3611021 | prescinde da scopi o desideri particolari . Al contrario , un imperativo è ipotetico in quanto ci indirizza a fare certe mosse in vista di certi fini specifici : " agire |
doc#3611021 | , si pensa che l' ideale della fraternità non si addica alla società , in quanto implica legami affettivi e sentimenti che non è realistico attendersi dai membri del corpo sociale |
doc#3611022 | due , o tre , o quattro , o cinque , o sei , o quanti tu vuoi che siano di più , o uomo , di un tal numero – |
doc#3611022 | coloro che avevano inficiato con le loro dottrine la validità di questi princìpi . Per quanto concerne le dottrine propriamente fisiche , almeno nei frammenti pervenutici , noi ritroviamo le tipiche |
doc#3611022 | essere sopraffatto da nessun male . Per l’ epicureo la vita è sempre , in quanto tale e finché perdura , senza eccezioni , il bene assoluto : basta viverla come |
doc#3611025 | sconvolto ; a mano a mano che le notizie filtravano , ci rendevamo conto di quanto fosse stato terribile . Di tragedie , e grandi , ne avevamo viste e sentite |
doc#3611025 | la fede che fa la storia " , e " gli atti contano solo in quanto sono espressione e testimonianza di convinzione morale sentita come regola di vita " . Di |
doc#3611025 | questo tema . Garin . Certamente , la razionalità scientifica e quella tecnologica , in quanto tali , non sanno di valori : indifferentemente esse producono strumenti di vita e di |
doc#3611027 | venerabile e inimitabile Dottore “ tanto eminente per l’ umana natura e il genio , quanto può esserlo , in questa vita , l’ uomo grazie alle luci divine dall’ alto |
doc#3611029 | se teniamo presente che il suo maestro , Husserl , fu espulso dalla Germania in quanto ebreo e Heidegger gli prese il posto negli ambienti accademici : in veste di rettore |
doc#3611029 | adesione che potremmo , in un certo senso , definire " strumentale " , in quanto Heidegger vede nel nazismo non un fine , ma uno strumento attraverso il quale far |
doc#3611029 | i fatti , mentre , secondo quella tradizione avviata da Parmenide , l' essere in quanto tale è statico ; in una concezione del genere , nota Heidegger , l' essere |
doc#3611029 | a qualcosa . Se l' atteggiamento di Husserl , però , era iperclassico , in quanto portava all' esasperazione la tendenza teoretica riservata da Aristotele alla filosofia , quasi sganciandosi dal |
doc#3611029 | una cosa : come aveva sottolineato Aristotele , la filosofia deve indagare sull' essere in quanto essere , depurato da ogni qualità ad esso inerente ; da ciò deriva il fatto |
doc#3611029 | realtà , il tema trattato nell' opera è " Esistenza e tempo " , in quanto , per indagare sull' essere attraverso l' esistenza , Heidegger finisce per non trattare affatto |