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doc#1109214 | di un onere massimo di attenzione in quanto la situazione di pericolo , nel presente caso , era “ altamente prevedibile ” . Tale elemento è stato posto dal Collegio giudicante |
doc#1109214 | come secondo la giurisprudenza della stessa Corte , sia possibile far rientrare nel concetto di caso fortuito , che può essere definito come la “ qualificazione incidente sul nesso di causalità |
doc#1109214 | danno stesso ” ( Cass . n.999/2014 ) Infatti secondo tale orientamento giurisprudenziale , il caso fortuito “ può essere rappresentato [ … ] anche dal fatto del danneggiato , avente |
doc#1109214 | lo stesso avrà sul danno . ( Cass . n.9546/2010 , n.15779/2006 ) Nel presente caso , proprio il particolare cattivo stato della strada avrebbe imposto al danneggiato un onere di |
doc#1109214 | alla sola ed esclusiva responsabilità del pedone , non ritenendo di dover ascrivere in tal caso la caduta dello stesso alla cosa in custodia . Spunti di riflessione sulla riforma della |
doc#1109215 | dell’ offrire “ al nemico che fugge ponti d’ oro ” , rappresentato , nel caso di specie , dal commodus discessus dell’ imputato dal procedimento penale ) . Sulla natura |
doc#1109215 | giorni , chiedendo un termine maggiore ( anche per pagare ratealmente ) . In questo caso il Legislatore – con una formulazione senz’ altro infelice – ha stabilito che l’ imputato |
doc#1109215 | ( distorto ) della mancata operatività dell’ art . 162-ter comma 3 c.p. in simili casi . La prima soluzione è quella di ritenere che sia stato introdotto ( più che |
doc#1109215 | 60 gg . escludendo che la dilazione sia riconducibile alla sua volontà ; in tal caso , potrebbe beneficiare ugualmente del termine massimo – di mesi 6 – per poter provvedere |
doc#1109215 | derivanti dal rinvio , con conseguente possibilità di successiva revoca del provvedimento del giudice in caso di esito negativo , senza pregiudizio per le esigenze di celerità e di ragionevole durata |
doc#1109215 | , sentenza di NDP per estinzione del reato ex art. 162-ter c.p. Vediamo adesso i casi nei quali si può applicare l’ estinzione del reato per condotte riparatorie . Con tale |
doc#1109215 | non è soggetta a remissione . Il primo problema che si potrebbe porre è nel caso in cui venga sporta querela per una pluralità di reati , dei quali alcuni siano |
doc#1109215 | che esclude espressamente l’ applicazione dell’ art . 162 ter c.p facendo riferimento “ ai casi di procedibilità a querela soggetta a remissione ” ) e soprattutto con la ratio e |
doc#1109215 | violazione delle esigenze di speditezza e di celerità e della ragionevole durata . In un caso del genere , pertanto , non sembrerebbe consentito un “ frazionamento ” delle imputazioni , |
doc#1109215 | dell’ applicazione ( parziale ) della causa di estinzione del reato . Diverso è il caso in cui venga contestato uno o più reati come procedibili d’ ufficio ( fin dall’ |
doc#1109215 | legittimità in materia di ammissione all’ oblazione ex art. 162 o 162 bis c.p. in caso di riqualificazione giuridica del fatto ( cfr . Cassazione , Sezioni Unite Penali , sentenza |
doc#1109215 | di estinzione del reato . Pertanto , si potrebbe ritenere che l’ imputato – nel caso in cui il fatto sia qualificato come procedibile d’ ufficio – possa e debba sollecitare |
doc#1109215 | ) consentendo così l’ estinzione del/dei reato/reati ex art. 162 ter c.p. Naturalmente , nel caso in cui l’ imputato abbia sollecitato la riqualificazione del fatto in altro procedibile a querela |
doc#1109215 | allo scrutinio di legittimità della Suprema Corte ) . Va da se che in tal caso la Suprema Corte potrebbe – ove condividesse l’ assunto del ricorrente – soltanto annullare la |
doc#1109215 | esempio nei reati istantanei , di pura condotta o formali – prevedendosi , in tal caso , che la funzione di riparazione sia espletata dal risarcimento del danno , il pretium |
doc#1109215 | di veto , che avrebbe impedito tout court di applicare la norma nella generalità dei casi , legittimando così una concezione popolare e privatistica di giustizia sotto forma di ritorsione , |
doc#1109215 | terminologia usata è speculare ) . L’ art . 162-ter c.p. si applica soltanto nei casi di querela soggetta a remissione ; la messa alla prova , invece , può essere |
doc#1109215 | dunque di definire il procedimento penale una volta per tutte ( una tantum ) in caso di positiva risposta ad entrambi i quesiti . Naturalmente , la definizione del procedimento penale |
doc#1109215 | di volere , a fronte di un mutamento della situazione di fatto . In tal caso , infatti , ci si dimentica che una sentenza di non luogo a procedere o |
doc#1109215 | presso il proprio Studio . E ’ opportuno che la risposta venga , in tal caso , verbalizzata con l’ allegazione agli atti . Se il difensore domicilio fornisce il proprio |
doc#1109215 | – pur in mancanza di assenso del domiciliatario e , a maggior ragione , in caso di rifiuto del difensore d’ ufficio – dovranno ritenersi nulle ) . In caso di |
doc#1109215 | in caso di rifiuto del difensore d’ ufficio – dovranno ritenersi nulle ) . In caso di impossibilità di rintraccio dell’ indagato nei luoghi di cui all’ art . 159 cpp |
doc#1109215 | possa esserne validamente dichiara l’ assenza . In mancanza di tali adempimenti , oppure nel caso di notifiche effettuate , ancora , all’ imputato presso lo Studio del difensore d’ ufficio |
doc#1109215 | incidenza sarebbe stata o avrebbe potuto essere maggiore prevedendo ( piuttosto che una distinzione tra casi soggetti a remissione o meno ) una soglia edittale massima , analogamente a quanto previsto |
doc#1109218 | da cani randagi sia lungo le strade comunali che provinciali . Nella maggior parte dei casi parliamo di danni causati a veicoli in circolazione , ebbene , nei casi di specie |
doc#1109218 | parte dei casi parliamo di danni causati a veicoli in circolazione , ebbene , nei casi di specie si è tenuti a chiamare in giudizio coloro che sono ritenuti i responsabili |
doc#1109218 | all’ art , 2043 c.c. , non è sufficiente – per affermarne la responsabilità in caso di danni provocati da un animale randagio – individuare semplicemente l’ ente preposto alla cattura |
doc#1109218 | Occorre , dunque , che sia specificamente allegato e provato dall’ attore che , nel caso di specie , la cattura e la custodia degli animali randagi che hanno provocato il |
doc#1109218 | e prevenzione del randagismo n. 281/91 e dalle singole leggi regionali di attuazione ( nel caso di specie , la L. Reg . Campania . n. 16/01 ) . Si può |
doc#1109223 | processuali , contemplante una palese eccezione al principio della soccombenza . Si tratta del secondo caso di rinvio alla Corte europea in un mese ( il precedente a Palermo , si |
doc#1109224 | di condanna sino alla pronuncia del dispositivo della sentenza di Cassazione . In entrambi i casi , comunque , il periodo di sospensione della prescrizione non può essere superiore a un |
doc#1109224 | il grado successivo di giudizio ( e quindi la sentenza di appello ) . In caso di ritardi , il periodo di prescrizione comincia a scorrere nuovamente dopo 18 mesi dal |
doc#1109224 | dispositivo della sentenza . La condanna in appello Il procedimento è del tutto simile in caso di condanna in appello . Il decorso della prescrizione viene sospeso dalla scadenza del termine |
doc#1109224 | o in alternativa fino allo scadere dei 18 mesi . Attenzione , però : nel caso invece in cui l’ imputato sia prosciolto , o nel caso vi sia dichiarazione di |
doc#1109224 | , però : nel caso invece in cui l’ imputato sia prosciolto , o nel caso vi sia dichiarazione di nullità con rinvio al giudice di primo grado , non solo |
doc#1109224 | prescrizione . Analogamente a quanto accade per il giudizio di appello , tuttavia , in caso di sentenza favorevole all’ imputato viene annullato anche la sospensione precedentemente maturata . La prescrizione |
doc#1109224 | aggiunta di un comma all’ art . 158 c.p. , la riforma stabilisce che nel caso di reati gravi nei confronti di minorenni e vittime vulnerabili , come i maltrattamenti in |
doc#1109224 | ma solo dal compimento del diciottesimo anno di età della persona offesa . In questo caso , dunque , la possibilità di prescrizione viene fortemente ridotta e limitata . Riforma Monti |
doc#1109225 | opportune al fine di rendere il trattamento conforme alle disposizioni vigenti. . ” ,come nel caso , ad esempio , delle misure prescritte per l’ attività degli amministratori di sistema . |
doc#1109225 | mediante procedure molto accurate , il rispetto dei diritti del cittadino , avvalendosi , nel caso di aziende pubbliche o con un numero elevato di addetti , di appositi professionisti , |
doc#1109225 | medie imprese si era impoverito dei contenuti e era addirittura stato sostituito , in taluni casi da una autocertificazione del Titolare del trattamento . Non v’è dubbio che le piccole e |
doc#1109226 | ; ovvero , qualora non fosse possibile la tutela in forma specifica e per il caso in cui l’ ********** adito non dovesse dichiarare l’ inefficacia dell’ eventuale contratto intercorso tra |
doc#1109226 | n. 163 , il quale recita : “ Il bando di gara ovvero , in caso di dialogo competitivo , il bando o il documento descrittivo , elencano i criteri di |
doc#1109226 | appropriato ” . Invero , il criterio dell’ offerta economicamente più vantaggiosa , indicato nel caso che occupa , prevede una valutazione separata dell’ offerta economica e dell’ offerta tecnica , |
doc#1109226 | indice una gara siano pubblicati successivamente alla sua entrata in vigore , nonché , in caso di contratti senza pubblicazione di bandi o avvisi , ai contratti in cui , alla |