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doc#925341 . Tempo variabile anche al Centrosud con acquazzoni e temporali sparsi soprattutto lungo i versanti tirrenici e sull' Appennino . ' ' Giacche a portata di mano al Nord - affermano da 3bmeteo - perche ' dopo i valori praticamente estivi dei giorni
doc#1321517 viaggio di Legambiente inizia dal Cammino di San Benedetto che attraversa il “ cuore ” dell’ Italia centrale , lungo l’ Appennino , dall’ Umbria passando alla fascia interna del Lazio , per giungere a Montecassino , al confine con la Campania . Un
doc#1321554 il calendario completo degli eventi su www.viviappennino.com ; è poi attesa dal 15 luglio al 4 agosto la terza edizione Appennino Bike Tour , il Giro dell’ Italia che non ti aspetti . La Giornata Nazionale dell’ Appennino è promossa dal Ministero
doc#2794623 e ti innamori Infatti stranamente non era ancora nota delle Marche , anche se probabilmente sta un po ' ovunque sull' Appennino , dove ci sono ginepri . L' ho allevata pochi anni fa da rami di ginepro molto più piccoli dei tuoi ( sui 3 cm di diametro )
doc#2798386 ne Lazio ci sono situazioni strane per quanto riguarda la vegetazione . La faggeta , ad esempio , in genere inizia sull' Appennino intorno a 1000-1200 m , secondo il versante e il gruppo montuoso , e arriva fin verso 1800 m. Poi iniziano le praterie . Ma
doc#2824946 parlando . Ieri sera ho trovato un interessante articolo di Giuseppe Meggiolaro : " Studi sugli Pselaphidae dell' Appennino centro-meridionale " , dove viene spiegato l' arcano ... ( cito testualmente ) " Questa specie , caratteristica dell’
doc#2836920 . La determinazione in questo caso poi è univoca : è l' unica Formica del gruppo rufa che si spinge così a sud sull' Appennino e che si può trovare in Abruzzo . In generale sull' Appennino si possono trovare solo la pratensis come autoctona e la
doc#2855205 anche qui intorno a Roma ( per quest' ultima specie mi sembra molto plausibile una importazione accidentale nell' Appennino settentrionale , seguita da una acclimatazione e progressiva estensione verso Sud ) . Ci sono anche altri casi di
doc#2884126 opinione che è molto più interessante contribuire al dialogo scientifico che non restarne passivi spettatori . L’ Appennino umbro-marchigiano è stato poco indagato riguardo i crisomelidi e certamente le sorprese non mancano . Il monte Cucco
doc#2886198 Paese la conosciamo , benché ovunque poco frequente , dell’ Italia settentrionale dalla Venezia Giulia fino all’ Appennino ligure , toscano e delle Alpi Apuane . A questa specie attribuiamo con qualche perplessità C. corcyria , entità
doc#2895458 è corretta . Nalassus convexus è diffusa in gran parte delle Alpi italiane e sono note anche alcune stazioni nell' Appennino settentrionale . Secondo i miei dati sembra essere frequente soprattutto in Lombardia e Trentino-Alto Adige . Per la
doc#2909623 litorale , malgrado sia ormai tutto secco , che sul verde Appennino . Ho notato che i fiori ce ne sono in abbondanza nell' Appennino ciò che mancano sono gli insetti , lungo il litorale probabilmente non hanno risentito del freddo tardivo , e riescono
doc#2915730 si trovava su un filo d' erba . Chi potrebbe essere ? ? Oreina cacaliae verdi ( se è verde come sembra ) non ne esistono sull' Appennino . Siamo sicuri , poi , che sia veramente un' Oreina ? Controlla gli sterniti addominali : se il primo è molto più lungo ( in
doc#2919779 novemmaculata è una bestiaccia onnipresente sui pini . Ricorderò sempre che qualche anno fa , in una zona dell' Appennino nel Sud del Lazio , senza conifere spontanee ( eccetto i ginepri ) c' erano solo tre pini lungo il bordo della strada ( di
doc#2950700 " ] ... ..di tutta l' Italia centrale , se non sbaglio in letteratura è citata di una sola località : Fiumata , nell' Appennino laziale , che è dove l' ho presa io in più di una occasione , e c' è poi una località abruzzese , ma non molto lontana da
doc#2959697 non fa comune a sè e che non è riportata sull' Atlante Turistico del TCI ) potrebbe essere nella bassa padana come sull' Appennino Modenese a 2000 m di quota . Inoltre può essere che non tutti conoscano a memoria tutte le sigle automobilistiche delle
doc#2963564 non ne sono esente . Mi ricordo ancora ( parlo degli anni 70 ) di un Orotrechus che sostenevo di avere trovato in Campigna ( Appennino Umbro-Casentinese ) . Si trattava , invece , di un esemplare raccolto da Franco Callegari nella Selva di Tarnova e che
doc#2983319 Forum c' è un esemplare preso a Barberino del Mugello , quindi potrebbe benissimo essere anche sul lato emiliano dell' Appennino . Io guarderei sui ginepri delle zone più xeriche , aride ed assolate , e possibilmente sui cipressi nei parchi urbani ,
doc#3002335 riguarda gli ambienti . Bella specie trovata in un solo esemplare , tra tantissimi spiniger , a Crespino del Lamone , Appennino tosco-romagnolo all' inizio di ottobre di due anni fa . Nel frattempo sono sparite le mucche al pascolo in due zone
doc#3016317 esemplare dell' estate 1971 ( leg . Onore ) . Quindi , fino ad ora , solo sulle Alpi . Questa improvvisa esplosione sull' Appennino Tosco Emiliano mi puzza tanto di inizio di acclimatazione dopo importazione accidentale con legnami ( si sviluppa su
doc#3017984 , su certi alberi che conosco , nell' epoca giusta si va quasi a colpo sicuro . La zona in cui ne ho trovate di più è sull' Appennino nell' estremo Sud del Lazio , in cui su una sola pianta ne ho viste , tutte nello stesso momento , ben 12 , in compagnia di
doc#3025789 oggi . Altri dettagli verranno allegati nella seconda parte del lavoro , in fase di stesura , sui Buprestidi dell' Appennino umbro . Mario Ciao Mario , credo di essermi perso qualche cosa : dove hai inserito la prima parte ? Grazie Ciao Francesco ,
doc#3026685 ( in realtà , di tutta l' Italia centrale , se non sbaglio in letteratura è citata di una sola località : Fiumata , nell' Appennino laziale , che è dove l' ho presa io in più di una occasione , e c' è poi una località abruzzese , ma non molto lontana da
doc#3039493 , al massimo in collina , dove si sviluppa sui cipressi , compresi quelli in città . Ci sono però anche segnalazioni sull' Appennino , sempre però a quote al massimo collinari , come quelle abruzzesi e quella di Barberino del Mugello , probabilmente
doc#3044568 primavera proverò con qualcuna di queste , sostituendo l' esca solita con dello sterco . Chissà che , magari sull' Appennino , non ci vada qualcosa di interessante ? Comunque , non ricordo di aver trovato il Copris lunaris in sterco di cavallo o
doc#3061537 specie è diffusa nel Mediterrano occidentale e sta pure in Francia , non vedo perchè non dovrebbe esserci anche nell' Appennino settentrionale . Solo che non è facile trovarla , visto che ha esigenze , evidentemente , più limitanti di altre specie
doc#3062005 orientale ( A. midas midas , in verde ) , si può presumere che A. midas oberthuri sia presente un po ' in tutto l' Appennino centro-meridionale , almeno sul versante tirrenico , oltre che sui monti delle isole maggiori . Ma dal momento che
doc#3065856 anche qui intorno a Roma ( per quest' ultima specie mi sembra molto plausibile una importazione accidentale nell' Appennino settentrionale , seguita da una acclimatazione e progressiva estensione verso Sud ) . Ci sono anche altri casi di
doc#3082793 . Ciao a tutti , un paio di giorni fa ho fatto un giro in compagnia di Valerio Gallerati lungo un rio ( rio Rovigo ) nell' Appennino tosco-romagnolo ed esaminando un cespuglio di salice alla ricerca di tracce della Oberea linearis abbiamo trovato ,
doc#3083141 ( Piccola , ma sempre Sila ) , se ne frattempo non l' hanno spostato altrove ! La liae ormai si sta diffondendo in tutto l' Appennino meridionale e centrale , almeno fino ad Abruzzo e Lazio , poichè sta colonizzando gli impianti di pino . A prima vista ,
doc#3083832 ! Una domanda : ricordo di aver trovato delle tracce di probabile Agapanthia sulle Asphodeline lutea del nostro Appennino . Sapete quale delle nostre specie la attacca ? La asphodeli , anche se credo sia limitata alla zona costiera , la
doc#3100452 femmina perfettamente sana in una celletta invasa da muffa Autore : Re : Ancora una giornata nella Foresta di Campigna ( Appennino Tosco Romagnolo ) 13 settembre 2011 sono contento per quegli acanthocinus che hanno avuto il tempo di completare il
doc#3103911 rigonfio dell' esemplare fotografato può essere indice di una femmina pronta a deporre ? Sì ! Il ritrovamento sull' Appennino bolognese senza essere eccezionale è sicuramente interessante . Mi puoi dare qualche riferimento più preciso sulla
doc#3117849 esemplare dell' estate 1971 ( leg . Onore ) . Quindi , fino ad ora , solo sulle Alpi . Questa improvvisa esplosione sull' Appennino Tosco Emiliano mi puzza tanto di inizio di acclimatazione dopo importazione accidentale con legnami ( si sviluppa su
doc#3117947 , ne abbiamo raccolto una decina . Specie nuova per la collezione Benelli Perché non provare anche in altre parti dell' Appennino dove è presente l' Abete bianco ? Dimenticavo , sono caduti nell' ombrello anche Coccinelle ( per Izzillo ) , Imenotteri
doc#3134713 che non ci sia più ? Ieri giravo proprio nella località per cui è citata . Dove c' è in genere è abbondante ma dall' Appennino settentrionale ( incluso ) in giù comincia a essere sempre + localizzata . Sul dato di Luigioni non ci metterei la mano
doc#3137305 . Ciao a tutti , un paio di giorni fa ho fatto un giro in compagnia di Valerio Gallerati lungo un rio ( rio Rovigo ) nell' Appennino tosco-romagnolo ed esaminando un cespuglio di salice alla ricerca di tracce della Oberea linearis abbiamo trovato ,
doc#3140120 proprio che fossero anche dalle nostre parti . Oggi mi sono regalato una giornata di caccia e me ne sono andato sull' Appennino Tosco-bolognese ... .dalle parti del Colle di Canda . Il bottino ad onor del vero non è " strampalato " , alcune belle
doc#3159603 Weise , 1905 Sono limitate , per il nostro territorio , all' arco alpino , eccetto la prima , che raggiunge anche l' Appennino settentrionale . In Valle d' Aosta ci sono tutte e tre . Le piante ospiti di queste tre specie sono conifere , pini , abeti (
doc#3171685 " ) Ho tante cose nuove da postare dalla Grecia anche un simpatico resoconto su alcune escursioni e trappolate fatte in Appennino alcuni mesi fa , ho tutto pronto ma non ho il tempo per mettere online foto e il resto Lo faro ' prossimamente ... . .
doc#3172194 dall' abete bianco , che è una pianta ospite piuttosto strana per questa specie . Non è che ne hai esemplari presi sull' Appennino campano o del Lazio meridionale o Molise ? Ne ho due esemplari del Pollino ( loc.:Casa del Conte circa 1000 m di quota ) che
doc#3180546 non ho ancora mai trovato la C. scrophulariphaga di cui non ho quindi esperienza diretta . C. scrophulariphaga sull' Appennino non c' è , essendo specie sarda . Sono andato a vedere il lavoro di Alberto Zilli e Carlo Morandini del 2007 relativo al
doc#3182354 non ne sono esente . Mi ricordo ancora ( parlo degli anni 70 ) di un Orotrechus che sostenevo di avere trovato in Campigna ( Appennino Umbro-Casentinese ) . Si trattava , invece , di un esemplare raccolto da Franco Callegari nella Selva di Tarnova e che
doc#3195470 ha scritto : la vedo dura calare negli Appennini e cercare interi alberi morti da portar via ! Non le devi cercare sull' Appennino , ma nelle pioppete di pianura , o comunque di bassa quota . Si trovano soprattutto sui grossi pioppi nei centri urbani (
doc#3216629 ” : un esempio sono quelli realizzati in Val di Non , gestiti da oltre venti anni dal WWF e fonte di cibo per gli orsi . Nell’ Appennino centrale , dove vive l’ orso bruno marsicano , svolgiamo attività di controllo contro il bracconaggio e portiamo
doc#3217398 la disponibilità di pascolo per il bestiame domestico e al progressivo capillare utilizzo degli ambienti montani . In Appennino centroale , tra il 1994 e il 2018 , abbiamo perso 43 Orsi Bruni Marsicani e , di questi , 63 % è morto per colpa dell' uomo :
doc#3260349 fino agli anni ' 70 ) E qui racconto ( di nuovo ) la scena : la 428 spingeva fino al valico che è nella grande galleria dell' Appennino . alle volte non si sganciava e a Vernio i macchinisti suonavano come pazzi . a Vaiano fermavano il treno . Un commosso
doc#3261751 che attraversa i più alti monti , dove la ferrovia attuale si eleva a metri 515 sul mare , mentre , nella traversata dell’ Appennino , si eleva solamente a metri 359 sul mare . Ora è razionale che , in questo breve tronco , invece di due forti salite e
doc#3279748 , più di uno ) , qualcosa l' ha vista davvero ... e si dà il caso che durante la costruzione della Galleria dell' Appennino siano morti un bel pò di operai all' epoca ... addirittura trovarono un piccolo giacimento di carbone , che a causa di un
doc#3340837 far passare nessun treno in più ? Beh risolvere la tratta più problematica che è quella dell' attraversamento dell' Appennino e al servizio di due , anzi , tre direttrici ( Milano , Torino e Novara ) è risolvere il 50 % del problema ... solo che poi non